Aura

in collaborazione con ArtériA Gallery Barcelona
Un Lugar | Madrid SPAGNA
21 maggio - 6 giugno 2025
AURA
«Ci sono immagini che non si vedono solo: si intuiscono, si respirano, si sfocano. Nella pittura di Samantha Torrisi la realtà appare filtrata da un'atmosfera tenue, quasi inafferrabile, come se la contemplassimo attraverso una finestra appannata. Quello che c'è dietro è riconoscibile, certo, ma solo a metà: contorni sfocati, luci sbiadite, colori come sussurri. La sua ricerca nell'arte multimediale ha ampliato il suo linguaggio pittorico verso un territorio in cui cinema, videoclip e sguardo personale coesistono in una sorta di déjà vu dilatato, dando origine a un senso di familiarità diffusa, distorta da un’aura che la fa vagare tra realtà e sogno. E quella nebbia non solo appanna, ma rivela anche; ci parla del respiro umano, della vicinanza, della fragilità del visibile. Nei suoi paesaggi segnati dalla trasformazione, ciò che Torrisi rappresenta non è il mondo statico di una fotografia, ma il suo costante mutamento. Sotto quella soffice nebbia, la scena catturata diventa un segreto, "ricordo liquido" di un istante che è stato escluso dal montaggio finale, ma la cui potenza emotiva continua a fluttuare, invitandoci a guardare più lentamente, a essere più profondi, più umani».
(Estratto dal testo della mostra)
Hay imágenes que no solo se ven: se intuyen, se respiran, se
empañan. En la pintura de Samantha Torrisi, la realidad aparece filtrada por
una atmósfera tenue, casi huidiza, como si la estuviéramos contemplando a
través de una ventana cubierta de vaho. Lo que hay detrás es reconocible, sí, pero a medias: bordes difusos,
luces desleídas, colores como susurros. Su investigación en el arte
multimedia ha expandido su lenguaje pictórico hacia un territorio donde el
cine, el videoclip y la mirada personal conviven en una especie de déjà vu
expandido, dando lugar a una sensación de familiaridad difusa, distorsionada
por un aura que la hace deambular entre lo real y lo soñado. Y es que ese vaho
no solo empaña, también revela; nos habla del aliento humano, de la cercanía,
de la fragilidad de lo visible. En sus paisajes atravesados por la
transformación, lo que Torrisi representa no es el mundo estático de una foto,
sino su constante mutación. Bajo esa niebla suave, la escena captada se vuelve
confidencia, «memoria líquida» de un instante que quedó fuera del montaje
final, pero cuya fuerza emocional permanece flotando, invitándonos a mirar más
lento, más profundo, más humano.